Progetto del Mese: La Cucina in Frassino dalle Linee Curve
Ispirata all’architettura organica, questa cucina in frassino su misura occupa lo spazio in modo sinuoso
Quando i proprietari di questa casa di Copenaghen si sono rivolti a Peter Wedell-Wedellsborg per chiedergli di disegnare la loro nuova cucina, il progettista non ci ha pensato due volte. La magnifica cucina in legno di frassino realizzata su misura che è scaturita dalla sua matita ha tutta l’eleganza dell’architettura organica ed è in perfetta sintonia con la personalità di un appartamento dalla planimetria originale.
La distribuzione degli spazi di questo appartamento, nel quale gli ambienti si susseguono diagonalmente “a cascata” anziché seguire un più classico schema a griglia, ha influenzato la planimetria della cucina.
«Abbiamo voluto che le linee sinuose della casa si sviluppassero anche in cucina. Questo è un tipico appartamento di città e quando abbiamo realizzato questo progetto gli stili e i materiali che vi abbiamo trovato erano un po’ antiquati e non così adatti alla esigenze della vita che si fa oggi (nella casa non c’era nemmeno una vasca da bagno). Così abbiamo abbattuto le pareti e abbiamo creato un ambiente moderno», spiega Wedell-Wedellsborg.
«Abbiamo voluto che le linee sinuose della casa si sviluppassero anche in cucina. Questo è un tipico appartamento di città e quando abbiamo realizzato questo progetto gli stili e i materiali che vi abbiamo trovato erano un po’ antiquati e non così adatti alla esigenze della vita che si fa oggi (nella casa non c’era nemmeno una vasca da bagno). Così abbiamo abbattuto le pareti e abbiamo creato un ambiente moderno», spiega Wedell-Wedellsborg.
L’architetto ha optato per materiali leggeri e naturali perché l’intenzione era di svecchiare l’ambiente: da qui, in particolare, la scelta del legno di frassino per tutte le superfici.
Wedell-Wedellsborg è un esperto progettista, ma è anche un bravo artigiano, appassionato di falegnameria, e per la zona della sala da pranzo ha disegnato un tavolo esagonale. «Un tavolo come questo permette di non stare seduti per forza uno di fronte all’altro, come succede con quelli quadrati o rotondi, pur mantenendo i vantaggi sia delle forme organiche che di quelle squadrate».
Wedell-Wedellsborg è un esperto progettista, ma è anche un bravo artigiano, appassionato di falegnameria, e per la zona della sala da pranzo ha disegnato un tavolo esagonale. «Un tavolo come questo permette di non stare seduti per forza uno di fronte all’altro, come succede con quelli quadrati o rotondi, pur mantenendo i vantaggi sia delle forme organiche che di quelle squadrate».
L’essenzialità e la linearità del design si traducono anche nella facilità con la quale, con una leggera pressione, si aprono le ante degli armadietti, mentre i cassetti hanno una sottile maniglia a incasso.
«Ho optato per un tono sobrio e uniforme, e l’ho voluto combinare con forme organiche. Le ante sono state realizzate ad hoc proprio per definire l’ambiente e trasmettere un senso di ampiezza delle superfici», spiega Wedell-Wedellsborg.
«Ho optato per un tono sobrio e uniforme, e l’ho voluto combinare con forme organiche. Le ante sono state realizzate ad hoc proprio per definire l’ambiente e trasmettere un senso di ampiezza delle superfici», spiega Wedell-Wedellsborg.
Per questa cucina sono stati sviluppati molti dettagli utili e ogni angolo è stato progettato pensando a esigenze precise. «Sono state sfruttate tutte le superfici irregolari e tutte le nicchie. Abbiamo lasciato soltanto ciò che era strettamente necessario, ed è proprio su questo aspetto che il progetto si basa per essere coerente e funzionale e resistere nel tempo», commenta Wedell-Wedellsborg.
Un dettaglio intelligente, per esempio, lo troviamo nella cappa, che è incorporata nel pensile della cucina e per accenderla si estrae dal bordo inferiore. L’apparecchio, quando non è in uso, rimane chiuso e nascosto dietro un bordo in legno di frassino.
Un dettaglio intelligente, per esempio, lo troviamo nella cappa, che è incorporata nel pensile della cucina e per accenderla si estrae dal bordo inferiore. L’apparecchio, quando non è in uso, rimane chiuso e nascosto dietro un bordo in legno di frassino.
Gli armadietti ai lati della stanza, poi, sono congegnati per essere ottimi contenitori.
Wedell-Wedellsborg ha cercato di sfruttare ogni potenzialità dell’ambiente: «La stanza non è poi così tanto spaziosa, perciò il lavello, per esempio, è stato spostato verso la finestra in modo da ricavare una zona per cucinare più ampia», spiega.
«Questo è uno dei vantaggi di una cucina progettata su misura da un architetto: puoi sfruttare tutti gli angoli e le più piccole irregolarità, laddove una cucina standard non ti offre le stesse opportunità», conclude il progettista.
Raccontaci: cosa ne pensi di questa cucina? Ti piacciono le sue linee curve e come è stata organizzata? Scrivi nei commenti qui sotto.
Altro
Pro e Contro: È Meglio una Cucina su Misura o una Componibile?
Wedell-Wedellsborg ha cercato di sfruttare ogni potenzialità dell’ambiente: «La stanza non è poi così tanto spaziosa, perciò il lavello, per esempio, è stato spostato verso la finestra in modo da ricavare una zona per cucinare più ampia», spiega.
«Questo è uno dei vantaggi di una cucina progettata su misura da un architetto: puoi sfruttare tutti gli angoli e le più piccole irregolarità, laddove una cucina standard non ti offre le stesse opportunità», conclude il progettista.
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Chi ci abita: Una coppia
Dove: Islands Brygge, nella parte sud di Copenhagen
Disposizione della cucina: La cucina si trova accanto alla tromba delle scale e al soggiorno
Progettazione: Peter Wedell-Wedellsborg, dello studio Reform
Anno di realizzazione: 2009-2010
I committenti hanno avuto esattamente ciò che desideravano: una cucina in frassino ispirata alle forme dell’architettura organica. «A volte i clienti arrivano da me con un’idea chiara del progetto che hanno in mente, anche se magari non sono in grado di tradurre esattamente il loro pensiero in parole. Anche questo fa parte del lavoro dell’architetto», spiega Peter Wedell-Wedellsborg. «Si tratta sempre di creare un dialogo nel quale cerchi di capire a fondo i sogni e i desideri del cliente: per arrivare a capire la risposta giusta è importante porre i giusti quesiti».
Allo stesso tempo, Wedell-Wedellsborg fa notare che sviluppare un’idea con un architetto significa anche intraprendere un percorso a due direzioni: «Bisogna essere consapevoli del fatto che se si sceglie il progetto di un architetto è necessario essere disposti a cooperare e a dialogare con il professionista. Il nocciolo sta nel mettere a frutto tutte le buone idee, sia che siano proposte dal cliente che dal progettista».