18 luglio 2017 - 18 luglio 2018
E’ trascorso solo un anno di calendario ma , in realtà, ho dovuto affrontare tante scelte, sono passate tante cose.
C’era ad esempio un appartamento, piu’ precisamente in origine , ed oggi c’è una CASA. Come descrivere questo cambiamento? Ci provo partendo da un film di Woody Allen, MATCH POINT; avete presente quando per pure coincidenze, per “attimi di bilico” , succedono fatti che ti portano a svolte di vita, a conoscere persone proprio in quel momento di vita in cui hai bisogno di quelle persone?
Per farla breve è così che ho conosciuto l’arch. Mario Arcuri. Con lui ci si perde sempre in piacevolissime chiacchiere, ma ascolta anche tanto, in maniera attenta, con sensibilità, cosicchè mi ha introdotta in questo anno tenendomi per mano, accompagnandomi passo dopo passo, trasformandosi nello scoglio sul quale mi sono potuta tenere per superare l’uragano che dovevo affrontare.
Così, in funzione dei tempi, del budget, delle mie paturnie da “ignorante in materia”, lo scoglio ha creato, affrontando giornalmente nuove problematiche tecniche ed urbanistiche, da una silenziosa e anonima stanza da bagno, due toilette - una che mi fa sentire la brezza e l’odore del mare e l’altra che mi da la sensazione della sabbia, come un’ideale spiaggia di quel mare... - ha creato una “cambusa” non grandissima, ma funzionale e ottimale per le necessità familiari; ha realizzato un living (Oh per bacco, ma noi siamo italiani !!!) , anzi ha realizzato un tinello di tutto rispetto, pieno di luce, di luci e di aria, e chissà se si avvererà mai il suo sogno (già predisposto) della cabina armadio...
A questo punto, in funzione del sopra detto, ho dovuto stoppare il genio creativo, che già aveva comunque , come un mago, dato vita a spazi conservativi di tutto rispetto.
Alla vigilia del 18 luglio, quindi , dalla mia CASA, che ogni sera mi accoglie come un nido, non posso far altro che ringraziare Mario, grata del fatto che ho conosciuto non solo un valido professionista ma, altresì, un essere umano.
p.s.: è acclarato ormai storicamente e scientificamente che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna; grazie Ivana.
p.s.2: “casualmente” ho avuto fotografi in casa che hanno ammirato ed apprezzato la location
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