Le Case di Houzz: una Portineria Trasformata in un Mini Appartamento
Géraldine Laferté, amante dei piccoli spazi, si è dedicata con entusiasmo alla ristrutturazione di questo monolocale parigino
Con alle spalle un passato da direttore della scenografia e una laurea in architettura degli interni, Géraldine Laferté da due anni si dedica alla ristrutturazione di piccoli ambienti, per regalare a questi spazi una nuova vita. Quando la futura proprietaria di questo monolocale di Parigi le ha proposto di lavorare al progetto, l’arredatrice, “affascinata dai piccoli spazi”, non ha quindi potuto rifiutare. «Mi ha chiesto di venire il giorno stesso che ha comprato l’appartamento. Anche se era in pessimo stato, si trovava comunque in un’ottima posizione e la stanza principale aveva una superficie piuttosto ampia», ci racconta l’architetto. Prima di cominciare i lavori, Géraldine Laferté, attratta dai mobili componibili, a scomparsa e multifunzionali, ha fatto numerose ricerche sui piccoli ambienti. Alla fine il risultato è davvero sorprendente e di classe: lo spazio è ottimizzato, luminoso e arredato con stile.
«Ho immaginato la sala da pranzo come l’interno della cabina di una nave, dove sì, c’è poco spazio, ma non per questo si deve mangiare scomodi», ci spiega Géraldine. L’arredatrice ha quindi pensato di collocare un tavolo da pranzo vero e proprio, che però non occupa nessuno spazio: realizzato in massello di rovere, montato su cardini e dotato di una gamba che si apre in fase di discesa, questo tavolo si fissa al muro grazie a un piccolo saliscendi e può ospitare fino a cinque persone. Una volta richiuso, scompare completamente, fondendosi con l’arredo circostante grazie alla sua eleganza raffinata. Il tocco in più? Il richiamo costante tra i materiali che crea continuità nell’ambiente.
Nonostante si trovi al piano terra, questo grazioso appartamento parigino non manca di luce: «La finestra è grande; dà sul cortile, ma le case di fronte non sono molto alte», ci dice l’architetto. In ogni caso, per accentuare la luminosità naturale dell’ambiente, Géraldine Laferté, ha scelto di arredare lo spazio con molti mobili laccati color bianco brillante, l’ideale per riflettere la luce.
Per la cucina l’arredatrice ha deciso di ricorrere a elementi modulari. Per valorizzarli, ha scelto un piano di lavoro in rovere, che viene elegantemente richiamato anche nelle maniglie delle ante.
Arredo cucina: Ikea
Per la cucina l’arredatrice ha deciso di ricorrere a elementi modulari. Per valorizzarli, ha scelto un piano di lavoro in rovere, che viene elegantemente richiamato anche nelle maniglie delle ante.
Arredo cucina: Ikea
Dall’altro lato dell’appartamento, un divanetto realizzato con pannelli in gesso permetterà a chi ci abita di godere anche di un piccolo salotto. Spinta dalla voglia di escogitare le migliori soluzioni d’arredo, facendo ricorso a elementi componibili e multifunzionali, Géraldine Laferté è riuscita a trovare persino lo spazio per una scrivania a ribalta, ideale per chi studia.
Anche se non è stato facile, l’arredatrice è riuscita a proporre molte soluzioni per arredare l’area che circonda il divanetto: «In pratica, ho dovuto stravolgere tutto per riuscire a farci entrare quello che volevo», ci confessa. Alla fine però il risultato è strabiliante: «Sono riuscita a inserire un mobile che corre lungo tutta la parete in fondo». Grazie a una profondità di ben 40 centimetri, è perfetto per riporre ogni genere di cosa.
In basso, l’anta scorrevole serve a contenere le stoviglie. Sopra, si trova una scrivania che si apre come il tavolo della sala da pranzo. A sinistra della scrivania, un’anta stretta nasconde la scala con cui si raggiunge il letto. Una trovata geniale!
In basso, l’anta scorrevole serve a contenere le stoviglie. Sopra, si trova una scrivania che si apre come il tavolo della sala da pranzo. A sinistra della scrivania, un’anta stretta nasconde la scala con cui si raggiunge il letto. Una trovata geniale!
Dal gusto decisamente classico, questo divano nasconde in realtà molti elementi ingegnosi. Grazie alla sua modularità, è in grado di accogliere un tavolino nero e due pouf laccati bianchi che consentono di creare un soggiorno gradevole e accogliente. La scrivania invece, una volta richiusa, scompare del tutto, integrandosi perfettamente in mezzo alle ante degli armadi a muro, realizzate tutte in rovere massello.
Per l’area destinata a uso soggiorno/camera da letto, Géraldine pensava che fosse «un peccato accontentarsi di un divano letto», che a suo avviso faceva troppo “casa per studenti”. Ha pensato quindi di creare un vero e proprio soppalco, ma «il soffitto non aveva un’altezza adatta per costruire un solaio su cui mettere il letto. Non restava che ricorrere al letto a scomparsa. L’impresa con cui collaboro ha studiato il sistema e ha trovato in Germania il meccanismo per farlo funzionare. Progettare questo letto è stato molto difficile, soprattutto perché bisogna calcolare bene il peso da sostenere al momento della salita e della discesa». Alla fine, Géraldine ha scelto un sistema a pistoni, «con un freno che rende la discesa più dolce e una cinghia che consente di afferrare il letto senza fatica».
I numerosi armadi a muro in massello di rovere consentono di mettere via coperte e cuscini, in modo che l’appartamento resti sempre in ordine. Collocato in orizzontale, un grosso armadio a muro forma la testata del letto. Sopra, l’arredatrice ha pensato di posizionare alcuni scaffali dotati di faretti, ideali per riporre libri e altri soprammobili.
Poiché tutte le condutture dell’acqua si trovavano in un unico punto della casa, l’architetto ha scelto di mettere la cucina di fianco al bagno. A quest’ultimo, dotato di una grande finestra che serve a recuperare un po’ di luce anche in cucina, si accede salendo alcuni gradini realizzati in cemento spatolato: lo stesso materiale che riveste la dispensa della cucina. L’insieme risulta quindi molto armonioso.
Ci spiega Géraldine: «Dato che l’altezza del soffitto (2,90 metri) lo consentiva, ho deciso di sopraelevare il bagno di 80 centimetri e creare così lo spazio che mancava per riordinare, per lo scaldabagno e la lavatrice».
Ci spiega Géraldine: «Dato che l’altezza del soffitto (2,90 metri) lo consentiva, ho deciso di sopraelevare il bagno di 80 centimetri e creare così lo spazio che mancava per riordinare, per lo scaldabagno e la lavatrice».
Per arredare al meglio questo incantevole monolocale parigino, Géraldine ha voluto adottare ogni soluzione d’arredo possibile «in modo che la visione d’insieme non desse l’idea di trovarsi confinati in un bazar dallo spazio ristretto». Per quanto riguarda la disposizione, «la pianta dell’appartamento era abbastanza semplice: c’era una grande stanza principale e un piccolo elemento di rinforzo dove arrivavano tutti i tubi dell’acqua. Quindi si sapeva già che il bagno e la cucina si sarebbero trovati in quel punto, così da lasciare sgombro il locale principale», conclude l’arredatrice.
I locali, vecchi e inagibili, prima dell’intervento di Géraldine Laferté.
Potrebbe anche interessarti leggere: E Tu, ti Sei Mai Chiesto se Potresti Vivere in una Casa Minuscola?
Potrebbe anche interessarti leggere: E Tu, ti Sei Mai Chiesto se Potresti Vivere in una Casa Minuscola?
Chi ci abita: una studentessa
Superficie: 18 metri quadrati
Dove: XVIII Arrondissement di Parigi
Fotografie: Stéphane Déroussent
Qual è la priorità in un monolocale di 18 metri quadrati? Ovvio, sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Proprio questa, infatti, è stata la missione che Géraldine Laferté si è vista affidare per questo piccolo appartamento situato nel XVIII Arrondissement di Parigi. Per la zona pranzo, ad esempio, ha scelto i mobili componibili: «La panca è suddivisa in tre parti: quella centrale, su ruote, consente di avere un posto in più. È così possibile liberare spazio in modo che riescano a sedersi due persone una di fronte all’altra, vicine al muro», ci rivela l’arredatrice. Inoltre, per delimitare lo spazio della sala da pranzo, Géraldine Laferté ha deciso di decorare un’intera parete con carta da parati a fiori. La zona pranzo acquista così grande profondità, trasformandosi in un ambiente caldo e accogliente.
Carta da parati: Miss Print