My Houzz: In Normandia, un’Antica Longère Rivela il Suo Fascino
Basta spingere la pesante porta in legno massello della casa di Tatou per desiderare di rannicchiarsi accanto al fuoco e iniziare a sognare
Una visita fuori dal tempo a una vecchia longère in Normandia, una tipica casa di campagna trasformata in villetta a schiera e successivamente ampliata sulla parte posteriore, per aggiungere un bagno e una camera da letto. Anche il sottotetto di questa fattoria caratteristica è stato ristrutturato: un tempo serviva da granaio per conservare il fieno, perché qui, oltre alla famiglia del contadino, vivevano anche gli animali. Proprio come il camino, una volta usato per cucinare, anche il resto dell’abitazione fornisce ancora una chiara testimonianza del passato di questa casa e trasmette un fascino nostalgico dell’epoca in cui offriva riparo a tutta una famiglia.
Tatou e Nina, un bovaro delle Fiandre dal cuore tenero, ci aprono le porte del loro paradiso privato e immerso nella tranquillità, tra schiarite e temporali, perché come dice Tatou: «In Normandia, si sa, il tempo è imprevedibile e cambia in un attimo!».
Un grazioso ranocchio color giada ci dà il benvenuto, appoggiato tranquillo su un pavimento di mattonelle in cotto d’epoca, dalla forma esagonale e i toni caldi. L’umidità tipica della regione non ha certo risparmiato il fondo della porta in legno, realizzata su misura dai proprietari.
Gli immensi alberi che crescono nel parco di fronte a questo lato della casa impediscono alla luce del sole di entrare già dal mattino. Per rendere gli ambienti più luminosi sono state perciò realizzate alcune grandi vetrate, dotate di serramenti in legno, che creano una sensazione di continuità tra interno ed esterno davvero unica.
I mobili che circondano il lavandino, il termosifone e i vari elettrodomestici sono stati progettati su misura e studiati in modo tale da liberare la parte centrale della cucina. Tatou ha il pollice verde e conserva sempre i germogli e le talee del papiro e delle piante grasse, tenendoli al riparo dietro la finestra.
La sala da pranzo si avvale della presenza di un bell’armadio in stile normanno, dove Tatou ripone piatti, stoviglie e utensili da cucina di ogni genere. Più in là, alcune ceste aspettano l’arrivo della prossima stagione dei funghi, mentre un porta formaggio in vimini affianca un collage di fotografie di famiglia, dall’aria confortante.
Inoltre, per i più golosi, Tatou prepara durante l’anno confetture di fragole, gelatine di lamponi e composte di mele o pere, che sono davvero molto apprezzate in questa regione famosa per il sidro, in particolare quello di pere.
Subito dietro la sala da pranzo, uno stretto corridoio conduce al bagno, arredato con mobili, le cui ante sono state acquistate in un negozio di antiquariato. Questi armadi a doppio battente sono talmente grandi che ci si può stare dentro in piedi.
Quando la famiglia si è allargata, la vecchia camera da letto è stata trasformata in un bagno. La vasca a semicupio, troppo piccola, è stata sostituita da un modello più grande con box doccia integrato, decisamente più pratico. Oggi le piastrelle in ceramica color verde smeraldo e blu oltremare conferiscono un tocco vintage all’ambiente, ma negli anni Settanta rappresentavano il non plus ultra. Una vetrata, come quelle della cucina, si apre scorrendo grazie a una maniglia metallica con un pomello rotondo, simile alla leva del cambio di una Due Cavalli.
Una porta in rovere, risalente all’epoca in cui fu costruita la fattoria, ci conduce verso una piccola camera da letto, intima e accogliente, con alcune pareti rivestite in legno. Un elemento in ferro battuto, posizionato all’altezza della vita, permette di tirare a sé la porta per chiuderla bene.
Appena entriamo in questa stanza, dall’aspetto simile a un vagone letto, siamo investiti dal profumo dei ricordi accumulati nel tempo e dei libri impilati con cura. La luce filtra orizzontalmente dalla finestra e i raggi del sole, carichi di poesia, lambiscono un letto in ferro battuto, che risale all’inizio del secolo scorso. Le numerose piccole cassettiere provenienti dalla tipografia di famiglia celano senza dubbio altri tesori preziosi.
Le tende di velluto blu scuro proteggono una finestra quadrata, realizzata su misura secondo lo stile delle vetrate in bagno e in cucina; è possibile notare anche la stessa maniglia tonda, che ricorda quelle delle carrozze del treno di una volta. Due allegri cuscini a fiori invitano ad abbandonarsi a piacevoli e rilassanti momenti di lettura.
Percorriamo brevemente la strada a ritroso per tornare nella parte centrale della casa e ci ritroviamo ai piedi di una maestosa scala, recuperata in una lussuosa villa della regione. Le mattonelle quadrate in terracotta, dalla tinta mélange, provengono dalla stessa dimora signorile tipica del luogo, antica residenza di coltivatori di caffè, commercio che, a suo tempo, fece la fortuna di Le Havre.
Un tavolino da scrittura, ereditato dalla tipografia, attende paziente vicino al pianoforte di famiglia.
Un tavolino da scrittura, ereditato dalla tipografia, attende paziente vicino al pianoforte di famiglia.
In cima alla scala, la prima camera esalta la struttura a graticcio della casa, proprio come la facciata esterna. Il torchis è stato dipinto con una tinta rosa antico molto rilassante, in netto contrasto con la vernice scura del legno. Le pareti inclinate del soffitto formano un triangolo irregolare, che protegge un soffice letto, mentre un magnifico lampadario ornato con tulipani di cristallo e tessuti preziosi domina la scena, ancorato saldamente alle travi a vista.
Una parete piena di libri, ordinati su scaffali realizzati con legno di recupero verniciato, accoglie intere collezioni di enciclopedie e volumi antichi, che da terra arrivano fino al soffitto. La chitarra gipsy appoggiata alla poltrona è la prima che Tatou si è regalata da giovane: era, infatti, una fan appassionata di jazz e musica zigana.
In origine, il primo piano nel sottotetto era un unico ambiente e fungeva da ampio granaio. Le case di campagna, infatti, hanno spesso tetti immensi, che servono a proteggerle dalle intemperie. Lo spiovente di destra accoglie, oggi, alcuni armadi a muro, lungo tutto il corridoio, dove il parquet scricchiola a ogni nostro passo.
Sulla sinistra, invece, si trova una cameretta appena illuminata dalla luce che filtra dalle piccole finestre degli abbaini. Alcune travi a vista corrono lungo i muri della stanza, caratterizzata da una parete rivestita interamente in sughero, su cui, un tempo, i bambini potevano facilmente appendere i loro poster preferiti.
Il calore emanato dai termosifoni e dal camino riscalda l’intero piano e il gatto Milo ne approfitta durante la giornata per raggomitolarsi tra i cuscini e le coperte delle poltrone, mentre di notte si rifugia sotto il piumone.
Ridiscesi al piano terra, apriamo la porta a vetri di un piccolo studio, che dà sul giardino. Questo ambiente è dedicato alla scrittura. Tutti gli arredi – mobili, sgabelli, madie e cassettiere – vengono dalla tipografia.
Un piccolo gatto in legno fa capolino dalla libreria, incuriosito come noi da tutti questi soprammobili insoliti, come le grosse sfere di vetro, recuperate da alcune reti da pesca, al porto.
Psicologa in pensione, Tatou non ha perso l’abitudine di tuffarsi in letture interminabili, seduta tranquilla accanto al fuoco, sempre in cerca di autori nuovi.
Gli alari sono dotati di ganci per appoggiare lo spiedo e cuocere i cibi direttamente nel focolare. Le dimensioni di questo tipo di camino, infatti, consentono di bruciare i ceppi di legna e preparare la brace per cucinare le pietanze a fuoco lento, come si usava fare in passato, all’epoca della fattoria.
Porte e finestre, opera di un falegname, sono dotate di vetri antichi e molto fragili, che restituiscono una visione leggermente offuscata del giardino. La panca in legno arriva direttamente dai Paesi del Maghreb, luogo di origine di Tatou. La credenza di famiglia accoglie tutti i piatti da portata e le zuppiere che Tatou ha ricevuto in dote dalla nonna, Maman Fenouille.
Infine, per non perdere il fascino particolare che la Normandia acquista sotto la pioggia, una bella collezione di stivali è sempre a disposizione per chiunque desideri fare una passeggiata in mezzo ai campi bagnati, dove pascolano le mucche normanne e il tempo ha un’altra dimensione, con la vita che scorre lenta e serena, nella più assoluta tranquillità…
La rubrica My Houzz ospita reportage fotografici realizzati da Houzz, per scoprire gli interni arredati con più gusto dagli amanti del nostro sito. Andate fieri della vostra casa e vi piacerebbe condividere idee arredo e spunti originali con noi? Scriveteci, inviando alcune foto e una breve descrizione, all’indirizzo email redazione@houzz.com
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Chi ci abita: Tatou in compagnia del cane Nina e del gatto Milo
Dove: Montivilliers, dipartimento della Senna Marittima, nella regione dell’Alta Normandia
Superficie: 150 m²
Anno di acquisto: 1970
Un tempo in questa fattoria, originariamente suddivisa in due parti e rimasta tale per tre generazioni, si producevano latte e formaggi. Negli anni, la costruzione, che presenta una tipica struttura a graticcio, muri realizzati con la tecnica del torchis (un impasto di argilla e paglia) e un tetto in ardesia, ha conosciuto profonde trasformazioni e una totale ridefinizione degli spazi. Nel torchis delle pareti interne sono stati praticati, infatti, alcuni fori, così da aerare i tramezzi; al piano terra, è stato necessario livellare tutta la superficie del pavimento, mentre il pollaio e l’allevamento dei conigli hanno lasciato spazio a locali e arredi, adatti a soddisfare le esigenze quotidiane della famiglia.